Una delle prime cose che mi hanno spiegato quando sono arrivato in Spagna è stata che non ero in Spagna. Mi trovavo in Galizia.
In Spagna c’ è il sole, in Galizia piove più che in Irlanda.
In Spagna se habla l’ español, in Galizia se fala o gallego.
In Spagna ammazzano i tori per divertimento, in Galizia al massimo i polpi…per mangiarli.
In Spagna si beve
quella che pare fissata in un sogno di granito,
immutabile ed eterna,
è Santiago de Compostela…
Laggiù, le ore sono un’ ora unica,
eternamente ripetuta sotto un cielo piovoso.
(La lampada meravigliosa)
Perché per me è più difficile definire Santiago.
Ha 93.000 abitanti, quindi potrei dire che è una meravigliosa cittadina…ma non è una cittadina. In una cittadina qualunque non incontri gente di tutto il mondo a ogni angolo della strada.
Questo succede nelle metropoli, ma i ritmi son tutt’ altro che frenetici.
Potrei dire che è una città molto antica: i pellegrini iniziarono a ritrovarsi qua dall’ VIII secolo e l’ università è del 1400, ma metà della città (ciudad nova) è un gioiellino d’ architettura moderna.
Inizierò a conoscere qualche spagnolo\gallego e magari anche a fare una vita un po’ meno erasmus e un po’ più universitaria.
4 commenti:
Aggiungerei anche qualche foto, ma non me le fa caricare...Noe hai soluzioni?
mmm prova a ridurla di dimensioni
grande!
fatto!
..ma quanto sei babi?
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