venerdì 14 dicembre 2007

Chi mi conosce sa che non sono un uomo dell'inverno, per così dire. Anche se mi piace, non mi sento nel mio ambiente, nel mio "habitat naturale" - e sono sicurissimo, che questo non è una cosa solo mia. Infatti, vedo (senza voler scrivere dei clichê) che a bologna molta gente, principalmente quella che viene dal sud, o da città vicino al mare, si sente così. Mi spiego:

Oggi ho avuto una giornata di merda,
ma se uno mi chiede perché,
mi mette ancora più in dubbio,
e allora la giornata diventa ancora più merdosa.

Non volevo usare tutte queste parolacce, ma a volte, lo sapete, è il modo migliore - se non l'unico - per spiegare cose inespiegabili. Non so perché mi sento così, penso sia l'inverno...perché veramente, non ci sono motivi per stare così.

Non so se avete capito, ma ho cercato di farvi capire com'è per me il lato triste (ma non negativo) di stare fuori - è così, astratto. Finisco questo paradosso con una canzone di un Poeta brasiliano, si chiama Vinicius de Moraes, e secondo me è il migliore poeta che io abbia mai letto. Ecco a voi:

Samba della Benedizione

Meglio essere allegro che esser triste
Allegria è la miglior cosa che esiste
E' così come un sole dentro il cuore
Ma se vuoi dare a un samba la bellezza
Hai bisogno di un poco di tristezza
Se, non è bello un samba, no

[Parlato]
Se no, è come amare una donna solo bella e beh! Una
donna deve avere qualche cosa in più della bellezza.
Qualche cosa che piange, qualche cosa che ha malinconia
un'aria di amore tribolato; una bellezza che viene dalla
tristezza di sapersi donna fatta per amare, per soffrire
d'amore e per essere solo perdono

Fare un samba non è una barzelletta
Chi fa un samba così non è poeta
Il samba è preghiera, se lo vuoi
Samba è la tristezza fatta danza
Tristezza che ha sempre la speranza
Di non essere triste prima o poi.

[Parlato]
Prendi tutti quelli che vanno in giro e scherzano con la
vita. Attento, amico! La vita è una cosa seria e non ti
sbagliare, eh? Ce n'è una sola!
Due, che sarebbe meglio, nessuno mi convincerà che ci
sono senza provarmelo con prove definitive, cioé:
certificato rilasciato dal Notaio del Cielo e sottoscritto:
Dio (e con la firma autenticata).
La vita, amico, è l'arte dell'incontro, malgrado ci siano
tanti disaccordi nella vita. C'è sempre per te una donna
in attesa, gli occhi pieni d'amore, le mani piene di
perdono: metti un poco d'amore nella tua vita, come nel
tuo samba

Metti un poco d'amore dentro un ritmo
E vedrai che nessuno al mondo vince
La bellezza che c'é in un samba, no
Perché il samba è venuto da Bahia
E se è bianco di pelle in poesia
E' nero nell'anima e nel cuore.

[Parlato]
Io, per esempio, il Capitano delle Indie Vinicius de
Moraes, il bianco più negro del Brasile, diretto
discendente del re Xangò
Saravà, cioé salve!
Benedizioni, grandi sambisti del mio Brasile bianco, nero,
mulatto, bello e liscio come la pelle della dea Oxum
Benedizione Antonio Carlos Jobim, compagno di canzoni
e caro amico che tanti samba hai viaggiato con me e
ancora tanto viaggerai!

Benedizione, Baden Powell, compagno nuovo amico
nuovo che hai fatto questo samba come me: benedizione a te!
Benedizione, Chico Buarque de Hollanda
Tu che non chiedi, comandi
Tu che hai nel cuore una banda
Tu che appena parti, già sei arrivato!
Il samba ti guardi, compare mio.
E ora, tornando al portoghese, la mia
lingua, voglio salutare i grandi amici del samba, in Italia, gli
uomini che hanno portato il samba in Italia, gli
uomini e le donne che amano il samba in Italia
Benedizione, Endrigo, tu che sei e sei stato tanto amico e
canti questo disco con me: benedizione, amico!
Benedizione ai bambini che hanno inciso questo disco
con me, io li benedico!
Benedizione, Ungaretti, che quando ti penso
M'illumino d'immenso
Tu che sei immenso, tu che sei denso, tu che sei intenso,
Benedizione, Ungaretti, mio paparino e fratello!
Benedizione, Ungaretti, che sto partendo
E devo dirti addio.

Perché il samba è venuto da Bahia
E se è bianco di pelle in poesia
E' negro nell'anima e nel cuore.

E a voi, IL Festival de San Remo #2: Vinicius de Moraes - Samba della Benedizione ( x la versione in portoghese "Samba da Benção")

mercoledì 12 dicembre 2007

Emergenza TIR: psicosi collettiva

ovvero la rivincita dei pakistani e della piccola distribuizione

"Italia bloccata"
"Crisi imminente"
"Si scatena la psicosi collettiva"
"Sciacallaggio ai distributori di benzina"
"Corsa al supermercato"


i titoli si rincorrono sui giornali e in tv
da cinque giorni lo sciopero dei TIR blocca l'Italia,
blocchi sulle principali vie di comunicazione e davanti ad alcune fabbriche (FIAT e Barilla)
i danni stimati sono stratosferici
disagi più grandi dati dalla mancanza di carburante (che in alcune città ha portato a provvedimenti d'urgenza e razionamento a favore dei mezzi di emergenza, voli sospesi e diminuzione dell'attività portuale)
ma anche il settore agroalimentare non naviga in buone acque...
nei supermercati il panorama è desolante: niente latte, frutta e verdura...
i media pompano l'ansia della popolazione che si riversa a fare scorte persino in farmacia (corsa del tutto inutile visto che dieci minuti fa il blocco è stato revocato da alcune sigle sindacali)...
ma girando per le strade della città ci sono negozi che non paiono soffrire di questa carenza.... i pakistani!!!!

Nei piccoli negozi di alimentari pare non mancare nulla, la frutta fa bella mostra in vetrina.. idem anche nei negozi di prodotti locali e biologici...
perchè?
perchè questi negozi, a differenza dei grandi supermercati, per molti prodotti si muovono nella piccola distribuzione, la distribuzione locale... e allora... via dalle vetrine la frutta non di stagione proveniente dall'estero e largo ai prodoti locali e di stagione...
ma non è quello che "quei pazzi del consumo critico" predicano da anni?

cosa possiamo imparare da questi giorni atipici?
1) dobbiamo cercare di affrancarci dalla schiavitù del trasporto applicando maggiore razionalità nei consumi (frutta e verdura di stagione e prodotti locali)
2) il nostro paese deve investire di più sul trasporto su via ferrata a discapito di quello su gomma che, oltrte a essere decisamente più inquinante, si rivela sempre più rischioso....

domenica 9 dicembre 2007

Christmas is coming



Sissignori ci siamo
lo sentite nell'aria?

è il periodo dell'anno più amato e più odiato
so che in voi preme una domanda
"ma come si vivranno questo periodo così gioioso ma anche così malinconico gli studenti lontani da casa?"




Vi accontento subito...
Innanzitutto immaginatevi la scena....
il cielo natalizio pieno di aerei: contenitori di buoni propositi, malinconie e affetti... cioè di studenti in postsbornia postesame con il cuore rivolto all'abbuffata natalizia (evviva finalmente si mangia come dio comanda!!!! grazie mamma!!!)

Sì perchè molti tornano a casa solo due o tre volte all'anno , una delle quali è logicamente Natale...
ciò procurerà loro un inquietante sballo calorico nonchè emotivo (provateci voi a ritrovarvi alla festa di famiglia, dopo mesi di onorato cazzeggio solitario, davanti a zia Evelina che vi strappa una guancia per l'entusiasmo o con mamma che dice di mangiare con la bocca chiusa)...
inevitabile la crisi di nervi... (ma quando arriva capodanno?)


Ma a prescindere dai drammi personali
come si vive il Natale a Bologna?


Come al solito è presente la divisione tra residenti e ospiti universitari...

Gli studenti universitari: i soliti debosciati... tra facoltà (chi ha lezione) studio (chi come la povera sottoscritta ha un esame il 20) spriz, cene, organizzazione del capodanno, qualche regalo.... e il 99 cents per le decorazioni di Natale (dovreste vedere il mio alberello... è fantastico, è più grossa la stella di tutto il resto)...






I residenti: il Natale dei residenti è sicuramente più divertente e allegro...
c'è chi si delizia a cucinar dolci (non chiedetemi quali siano i tipici dolci natalizi bolognesi... io in casa ho il mio sacro panettone basso genovese),
chi si sollazza con una recita di Natale del figlio,
chi in coda ai mercatini di Natale a farsi fregare un po' di soldi,
chi in coda in via indipendenza alla caccia di regali,
chi in coda a prescindere,
chi all'ennesima pesca di beneficenza,
chi si fa impezzare dai babbi natali di una delle mille associazioni sorte per natale,
chi vede un miliardo di presepi uno peggio dell'altro,
chi trabccante di bontà natalizia buca le ruote della bici di qualche povera studentessa (una a caso)....




Eh non ci sono più i natali di una volta.....


Ma non sentite nell'aria? (guardate nella colonna dei link)
la vostra bolognese preferita ha preparato per voi una playlist natalizia!!!!!

Stringiamoci tutti in un abbraccio natalizio!!!
(non preoccupatevi è colpa della grappa)

giovedì 6 dicembre 2007

Punto e a capo.



Si può ben dire che siano già passati tre mesi dalla mia partenza.
Si può ben dire che alcune, anzi, molte cose sono cambiate
nella mia quotidianità, nella mia vita, nella mia testa.

Arrivata qui avevo solo in mente casa,
sarei partita dopo qualche giorno soltanto.
E' difficile recuperare abitudini, ritmi, amicizie..
problemi di lingua, problemi di approccio, problemi di carattere..maledetta timidezza!

Ma ora eccomi qua,
reduce di tre mesi parigini (vissuti non certo da erasmus) a tirare le somme di questa "prima parte"..

Ora col senno di poi posso dimenticare i tanto previsti pianti mattutini,
il senso perenne di inadeguatezza..
Magari starò dicendo un sacco di cazzate..
Ma sapete che vi dico?

Io amo star qua
e amo Parigi.

sabato 1 dicembre 2007

Un po di nostalgia..

..ci sta ogni tanto.
Bella Bologna.
Bella piazza Santo Stefano.
Bella mia festa di compleanno.
Bello vino e spumante dei pakistani.
Bella hollandia.
Bello sedersi per terra.
Belli regali.
Belle torte.
Bella osteria dell' orsa.
Belli discorsi da ubriaco.
Bello svegliarsi e non ricordarsi.
Belli baci d' auguri.
Belle tirate d' orecchie.
Bella Flo.
Bello io.
Belli noi.
Bello video che ci siamo un po tutti.

giovedì 29 novembre 2007

Studiare in Spagna

L' università qua a Santiago è molto pratica.
Il massimo di pagine che si possono studiare per un esame sono 200.
Ma si "lavora" molto, anche e soprattutto divertendosi.
Quello che segue è un esempio di "studio".
Buona visione.
:)

qualche notizia anche sulla Norvegia...

Ma che dire a proposito della storia della Norvegia? Beh è uno stato davvero recente…e questo è davvero palese camminando per la strada: non c’è storia, non hanno nulla da raccontare se non delle battaglie dei Vichinghi che colonizzarono la Groenlandia e passarono alla storia solo come dei barbari..anche se molti documenti parlano di loro come gruppi pacifici che avevano l’intento di conquistare ed espandere quella che al tempo sarebbe diventata l’attuale Norvegia. C’è da sottolineare che la parte meridionale della Scozia e l’odierna Dublino furono di dominio vichingo fino al 1171! Ed inoltre che i vichinghi passarono alla storia grazie alle loro grandi capaci tà di navigazione: le loro barche erano veloci e resistenti tanto che i loro viaggi in Americana erano frequenti ..si dice che Leid Eiriksson fu il primo a scoprire “il nuovo mondo”. Numerosi sono qui i musei dedicati a questi”guerrieri”..diciamo che i norvegesi vanno fieri di essere loro discendenti..
Si susseguirono molte battaglie fino a che nel ‘872 il re Harald Bellachioma vinse la battaglia di Stavanger e consolido il suo potere su gran parte del regno norvegese..il processo di unificazione di tutti i territori conquistati dai Vikinghi risulto completato nel 1060.
Passarono gli anni e con il Medioevo si ebbe il consolidamento della Norvegia: nacquero i comuni, gli schiavi dell’età vichinga vennero rilasciati, la chiesa e la monarchia acquistarono sempre più potere..a partire dal XI le leggi che entrarono in vigore, i monumenti che vennero eretti furono espressione della solidità del Cristianesimo in Norvegia..
Passata quest’epoca di consolidamento ne segui una di recessione: la peste aveva decimato la popolazione,l’aristocrazia danese divenne sempre più forte tra i paesi nordici, le terre e le residenze dei vescovi passarono in mano agli stranieri tanto che nel 1536 la Norvegia smise di essere un regno indipendente e passò sotto il dominio danese. Questo legame porto la Norvegia ad essere coinvolta nelle guerre che la Danimarca dichiarò alla Svezia. Lo stato veniva governato da Copenaghen dal re Fredrik III e nonostante le battaglie in cui fu costretta a prendere parte la Norway vide in questo periodo un momento di proliferazione, ottimo per i commerci di ferro,legname…ma dopo la battaglie napoleoniche(1807-1814) la nazione vide i suoi commerci marittimi e l’esportazione di legname nettamente diminuiti…e pian piano fu ridotta alla carestia!Inoltre lo stato passò sotto il dominio del regno di Svezia a causa dalla sconfitta danese..ma fu in qst periodo però (1811) che venne istituita l’università norvegese unica nota positiva…
Dal 1814 al 1830 periodo di grande recessione…numerose guerre per mantenere la propria esistenza…na
sce il Parlamento…i partiti…e le trattazioni per l’indipendenza dalla Svezia divennero frequenti fino a che nel 1905 con un plebiscito i norvegesi votarono a favore delle fine dell’unione con la Svezia. Si rese necessario anche un altro plebiscito..per decidere quale forma di governo dare al nuovo stato…si decise per una monarchia..il re fu Karl II di Danimarca che dopo avere giurato davanti allo Stortine (il parlemanto) divenne Re Haakon VII. Tutto questo avvenne nel modo piu pacifico possibile…trattative..e soprattutto la convinzione che un aguerra tra le due parti averebbe danneggiato entrambi le nazioni e la loro economia. Per tutta questa storia travagliata, per questi anni passati ad essere sottomessa la norvegia non nutre un cosi grande amore per gli svedesi…e neanche per i danesi…

Il boom economico si ha quindi con la scoperta nel Mare del Nord dopo varie trivellazioni del petrolio..questo ha fatto si che i norvegesi si posizionino su un gradino piu alto tra tutti i pesei nordici..e diciamo che questa loro aria di superiorità è davvero palese…inoltre i giacimenti sono anche nel Mare delle Norvegia…ed inoltre ultimamente è stato aperto anche un condotto..tra Norvegia e Regno unito grazie al quale qst ultimo si rifornisce per il 50% di gas…diciamo che la Norvegia ha pochi pochi soldi!!

Altre chiccette che vi do..è che per il momento questa nazione ha avuto problemi con il salmone e le norme antidumping imposte dall'EU e con un batterio nell’acqua..ma qst non l’ha scalfita piu di tanto…e che il nome della capitale prima era Cristiania..dal nome del re ma solo nel 1925 il nome divenne Oslo!!
Nuovo governo norvegese dal 17ottobre dopo le elezioni…formato da partito laburista, partito socialista di sinistra ed il partito di centro…primo ministro Jen Stoltenberg..per essere ancora più informati vi chiarirò le idee sulla forma di governo in questo stato: monarchia costituzionale con un sistema di governo democratico e parlamentare. Costituzione del 1814 istituita sul popolo, infatti Tutti i cittadini possono partecipare allo Stortinget.(Parlamento).Ovviamente il Re ha poco potere effettivo ma ricopre specialmente una figura simbolica.

Qualcosa che forse ci interessa di piu..visto la nostra scelta di fare scienze della comunicazione...
I mezzi di informazione di massa includono quotidiani, televisione, radio, giornali in rete, settimanali, stampa commerciale e periodici. La libertà di stampa e la libertà di espressione per tutti gli abitanti è sancita dalla Costituzione.Il controllo dei quotidiani è per la maggior parte ristretto a tre grandi aziende e la maggior parte delle riviste è in mano a tre grandi editori. Il mercato televisivo è dominato dalla Televisione di Stato Norvegese (NRK) e da TV2. La legislazione in merito ai media norvegesi è stata progettata per evitare la concentrazione dei mass media nelle mani di pochi: nessuna azienda può possedere più di un terzo del mercato totale della carta stampata e della televisione.
Il Garante Norvegese della Stampa è l'autorità generale che regola e supervisiona il settore dei mezzi di comunicazione di massa, ed è responsabile della distribuzione delle sovvenzioni ai giornali e dell'assegnazione delle concessioni alle radio locali e ai canali televisivi. Inoltre si occupa del monitoraggio delle pubblicità nelle trasmissioni televisive.

ora che siete aggiornati su tutto questo..sono convinta che le vostre notti saranno piu serene!!!

martedì 27 novembre 2007

Lo sport nazionale francese


Dopo ben due settimane di semi-assenza dei trasporti, a Parigi torna ad esserci una regolarità.
Dopo ben due settimane di occupazione nelle facoltà parigine, e di tutta Francia, "le deblocage" è ancora irreversibile..

Si entra così nella terza settimana di sciopero studentesco..

Questa, utilizzata come vero e proprio mezzo di azione, sta però iniziando a fruttare le prime ire di alcuni studenti (inclusi noi Erasmus) e alcuni insegnanti che, fuori dal coro, rivendicano la loro necessità e la loro voglia nella ripresa dei corsi. Ma, purtroppo, ciò che ne deriva è limitato soltanto ad alcune urla, alcuni gesti inconsulti, alcune imprecazioni, lungo i corridoi..

Difatti, sebbene le ultime dichiarazioni di Pécresse (ministro per l'Università e la Ricerca) mirate al definitivo silenzio di queste ribellioni, gli studenti parigini, recentemente appoggiati anche dai colleghi "fuori porta", si battono ancora incessantemente per la rivendicazione del movimento.. senza termini di data.

"..Nous devons continuer à porter nos revendications, à défendre l'accès au savoir pour tou-te-s et à construire la convergence avec les secteurs en lutte.."


giovedì 22 novembre 2007

"è vero perchè l' ha detto la televisione"

"[...]Prendo la tele, la butto dal balcone
e solo allora mi si accende la ragione
narcotizzato dalle trasmissioni
ho regalato il vero mondo a dei padroni
che hanno in odio la mia libertà
e voglion solamente
schiavi senza alcuna dignità
ed un pubblico demente.[...]"
(Punkreas)

Probabilmente è anche grazie a canzoni come questa, ascoltata, imparata, suonata e cantata in adolescenza, che son stato sempre critico verso la tv, ma anche interessato a capire come funzionava. Tanto da essermi iscritto appunto in Scienze della comunicazione.

Grazie agli studi fatti questi due anni so che il pubblico televisivo non è passivo come si credeva negli anni '70 (e come magari credevo anch' io nel 2000 ascoltando questa canzone).

Abbiamo imparato che lo spettatore interpreta e la sua interpretazione può essere di vari tipi, non per forza quella prevista da chi lancia il messaggio.
Sappiamo però anche che la televisione agisce lentamente, nel lungo periodo, cambia la società che poi influisce sulla televisione e così via.
Sappiamo che niente è lasciato al caso in tv, per esempio la scelta delle notizie da trasmettere in un tg, il modo di presentarle, l' ordine stesso in cui sono presentate. Tutto contribuisce a dare l' effetto di senso finale.
Sappiamo chi è berlusconi. Sappiamo cos' è la rai. Sappiamo che fanno finta di essere in concorrenza. Sappiamo anche che non è vero, o perlomeno che per un certo periodo non è stato così.

Eppure ogni volta che leggo articoli come questo, che è tratto da questo, mi incazzo. Fatemi il favore di incazzarvi un po anche voi.
Grazie.

mercoledì 21 novembre 2007

In ritardo - ma arrivato.

Prima di tutto chiedo scusa a tutti per quanto ci ho messo per scrivere sto primo post - ma, mentre gli inglesi sono famosi per la loro precisione, i brasiliani (purtroppo) sono famosi per il loro "fuso orario a parte", come sostiene il mio coinquilino americano. È vero che sono arrivato in ritardo, ma la FASTWEB mi ha agraziato (??) con la loro presenza a casa mia solo l'altroieri, dunque ho una scusa valida!!
Allora, parliamo di quello chi interessa, ovvero di me (egocentrico no?!?) - mi presento: Mi chiamo Leandro Alvarenga de Paula Pinto (si, tutto questo è il cognome, per l'infelicità degli operatori telefonici della FASTWEB che sentono nominare tutte le città italiane mentre faccio lo spelling), ho 21 anni appena compiuti, vivo a Bologna dove studio scienze della comunicazione, perché vorrei fare il Pubblicitario - e per ultimo - sono Brasiliano (ma devo dire che anche se amo il mio paese - tento di non essere patriota).
Non ho tante parole per presentarmi, e spero che attraverso la mia contribuzione voi riuscite a conoscermi - perché credo che questo sia il modo migliore. Come qualsiasi altro giovane, amo la musica, e dunque mi permetto di suggerirvi un pezzo da ascoltare ad ogni post, e vediamo cosa vi piace e cosa invece no - quasi un festival di San Remo!!

Allora, passiamo alla prima edizione del Festival, questa volta anche con un video!!



E a voi, IL Festival de San Remo #1: Astor Piazzolla - Libertango

venerdì 16 novembre 2007

Tanti auguri a te!


Tanti auguri a teeeee!
Tanti auguuuri a teeeeeee!
Tanti auguuuuuri Beeettinaaaaa!
Tanti auguuuuri a teeee!!
EEEEE!!!!
Fate gli auguri alla piccola parigina!
Buon Compleanno!
:)

L'Aube se lève


Sono passati ormai 40 minuti.
Sono passati anche tanti amici..

Un anno fa non avrei mai pensato di trovarmi qui, all'alba dei miei 23 anni, nella città in cui ho sempre sognato di vivere, seduta sul mio divano, sola..

Ma apparentemente sola..

Mi arrendo alla dolcezza degli amici, soprattutto "nuovi", che mi riempiono di dolcezze e di attenzioni..
E di quelli che riescono anche solo con la leggerezza di una foglia a farmi ancora piangere..

Grazie.

giovedì 15 novembre 2007

La Democratica Francia


La Francia si prepara da oggi allo sciopero, come se si battesse ad un vero scontro di braccio di ferro.

I soggetti imputati nello sciopero sono due:
i sindacati (ostinati al previsto allineamento delle pensioni parastatali su quello dei privati ed inoltre al prolungamento del versamento dei contributi da 37 a 40 anni),
gli studenti (determinati a far bloccare la legge di riforma delle università che conferisce maggiore autonomia agli atenei, e cioè che si schiera a favore di una privatizzazione dell'educazione scolare)

Ciò che si attende è uno sciopero duro, molto più del precedente (datato il 18 Ottobre):
I sindacati puntano a fare il bis dell'agitazione scorsa, quando oltre il 70% dei lavoratori delle stesse aziende avevano aderito al movimento; il 20 novembre toccherà ai dipendenti pubblici, che protestano contro i tagli nella funzione pubblica e agli stipendi;
Da ieri sera alle 20 è cominciata inoltre l'assenza lavorativa dei ferrovieri, dei trasporti pubblici parigini, ed inoltre dell'industria "Electricitè de France" e di "Gaz de France";
13 delle 85 università del Paese sono totalmente o parzialmente bloccate;
A Nanterre, l'università parigina dove cominciò il '68, si è dovuto intervenire a due riprese per sgomberare gli studenti che bloccavano l'accesso a uno degli edifici del campus;
Così come a Saint Denis (Parigi VIII), ovviamente, ogni entrata è sbarrata.

Il governo per parte sua sembra raccogliere la sfida:
il Primo ministro Francois Fillon ha dichiarato stamattina che i regimi pensionistici speciali non hanno "nessuna giustificazione" e ha evocato i "milioni di francesi che potrebbero essere privati della liberta' fondamentale di spostarsi e di lavorare".
Il presidente Nicolas Sarkozy ha ribadito la sua determinazione a portare avanti le riforme, che erano parte del suo programma presidenziale: "Nessuno potrà distogliermi dal mio obiettivo. Queste riforme i francesi le hanno approvate. Ho detto loro tutto quanto prima delle elezioni per poter fare tutto quanto dopo", ha dichiarato ieri mattina davanti al Parlamento europeo, a Strasburgo.

Oltre al sostegno del presidente della Repubblica Fillon può contare anche (per il momento) su quello dell'opinione pubblica (possiamo aggiungere 'fondamentale' per la nazione francese..): secondo un sondaggio dell'istituto Bva pubblicato oggi, il 55% degli intervistati ritiene che lo sciopero di domani "non è giustificato" e il 68% temono una paralisi totale come quella che blocco' il Paese nel 1995.

Ancor più che nel caso dei parastatali le probabilità di successo della protesta appaiono però deboli, poichè il movimento studentesco è diviso:
l'Unione nazionale degli studenti francesi (Unef), vicino al Partito socialista ha infatti approvato a suo tempo la riforma e oscilla tra il sostegno al movimento e l'apertura al governo, mentre i sindacati vicini all'estrema sinistra sono più decisi ad andare fino in fondo.

Rimane da vedere ora se si farà la "giuntura" tra i due movimenti, che darebbe loro maggior forza.
Al momento i tentativi degli studenti di bloccare alcune linee ferroviarie non ha raccolto il sostegno dei principali sindacati, anche se comunque le università si vedono completamente bloccate.

..Almeno per ora.


mercoledì 14 novembre 2007

Stockholm




é posibile che una città possa ricordartene altre tre allo stesso momento?? beh, Stoccolma mi ha fatto questo effetto, a volte mi sembrava di essere a Vienna, giravo l'angolo ed ecco Venezia..per poi arrivare in stretti vicoli: ecco quella era Genova!! se potete andata a visitrala perche merita davvero!
Alle 19 dello stesso giorno si decide di comprare il biglietto del bus per Stroccolma..che sarebbe partito di li a poco! Ore 23 la partenza, arrivo previsto alle 6.30! Arriviamo sfatti e doloranti...cerchiamo di arrivare a
Skeppsholmen un isolotto dove c'era l'ostello "Chapman hostel" trovato su internet..c'è posto fortunatamnte: è carinissimo peccato che io e Francesca abbiamo condiviso la camera da 4 con un vecchio puzzone e una spagnola poco socievole ( cosa tra l'altro molto strana!!) Passato un ponte arriviamo nella parte vecchia: Gamla Stan con mille negozietti di artigianato e viuzze strette, con kaffe dove entare a riscaldarsi ogni due ore..visto che nevicava un pochino. Il Royal Palace nella sua magnificienza domina tutta la zona e abbiamo pure assistito al cambio della guardia...sotto la neve!!!! Passato uno dei tanti ponti ci ritroviamo in Drottinggatan: ecco il moderno, i mille departement store...negozi immensi e bellissimi, mille luce e tantissima gente.
Strade immense che si incrociano..tantissimi negozi di oggettistica, sedie e tende per la casa...diciamo che si nota che è la patria dell'ikea!!! beh..non voglio tediarvi con tutto ciò che ho fatto..ma volevo condividere con voi la bellezza di questa città..forse era meglio farlo là l'erasmus...ma it doesn't a matter!!Anche Oslo ha i suoi lati positivi! Però gli svedesi sono piu socievoli...e i locali sono bellissimi...perfino discoteche con le pareti di ghiaccio!!! beh andateci ve lo consiglio!!

sabato 10 novembre 2007

BUSSANO


Chi è
Nessuno
E' solo il mio cuore che batte
Che batte troppo forte
Per causa tua
Ma di fuori
La piccola mano bronzea sulla porta di legno
Non si sposta
Non si muove
Non muove neanche la punta del dito.

J.Prévert

giovedì 8 novembre 2007

Prossimamente su questi schermi

La famiglia di Fuori si allarga....
allarga gli orizzonti e gli spazi,
e si fa intercontinentale!!!!

Prossimamente su queste pagine scriverà un nuovo utente: Leandro
Studente di scienze della comunicazione presso l'unibo ma proveniente dal Brasile.
Ci scriverà appunto del suo paese d'origine, della sua vita e delle sue contraddizioni.
Ma anche delle difficoltà di uno straniero in Italia, delle diverse possibilità e dei differenti stili di vita....

Basta con le presentazioni presto (spero) lascerò la parola a lui....
Ricordo a chi volesse partecipare che "Fuori" è un blog decisamente aperto e flessibile...
vi aspettiamo aspiranti redattori e lettori silenziosi!!!!!


mercoledì 7 novembre 2007

norvegesi: popolazione di "pazzi".

(innanzitutto i miei post hanno sempre forme, colori, dimensioni diversi...perdonatemi...ma non credo ce la potrò mai fare!!abbiate pazienza...)
dopo una settimana di alienazione per quel ormai famoso, qui ad oslo, "TERM PAPER"..l'incubo di ogni studente erasmus: 10pag scritte in inglese su un argomento a scelta tra quelli trattati durante il corso...dopo essermi fatta letteralmente succhiare la linfa vitale, dopo essermi consumata i polpastrelli a furia di scrivere e correggere ciò che producevo..consegnato questo Paper..tirato un sospiro di sollievo...eccomi! pronta per un weekend all'insegna del divertimento!! povera simona sprovveduta e ingenua...mai fare grandi progetti se si è in Norvegia!! il divertimento non manca, questo è certo, parties, cene, serate in discoteca/pub....peccato che i norvegesi siano tutti ubriachi e molesti! vi giuro io credo di non avere mai incontrato una popolazione cosi strana! sono tanto rispettosi, silenziosi, efficienti, poco sorridenti di giorno quanto rumorosi, molesti e maleducati la sera!!
vorrei condividere con voi questo fatto-che penso caratterizzerà il mio erasmus-di cui sono stata la protagonista venerdi sera alla disocteca Tiger Tiger.
beh...facevamo gli idioti in pista da buoni "erasmusssiani" quando un energumeno alto credo 2metri inizia a strusciarsi con una sua amichetta. in tutto questo suo "strufugnamento"il caro norvegese non si accorge di darmi delle gomitate nella spina dorsale, cosi forti da rendermi quasi paralizzata. io, da buona ligure che si rispetti, mi sono innervosita e l'ho un pò spinto...e questo che fa? si gira mi insulta in norvegese e mi SPUTA in faccia! ora ditemi voi se è normale!
....vi giuro..lo avrei picchiato per tutta la serata.

sono quasi tre mesi che sono in questa nazione...e oltre alla citta che è molto bella, ai paesaggi: fjordi, laghi, parchi, ai compagni di viaggio,ai musei...non ho trovato nulla di buono a livello umano e cibario. i norvegesi simpatici che non siano nazionalisti e razzisti sono davvero pochi, qui tutti sono stracredenti , sposati all'età di 20anni con figli al seguito, tutti pronti a battersi per il proprio paese...sentire ragazzi di 20anni che ti dicono" io voglio fare l'erasmus in Spagna perchè così quando torno il mio paese avrà un cittadino in più che parla questa lingua poco diffusa in Norvegia"....vi sembra normale!? penso sia lo stesso motivo che abbia spinto Pitch ad andare in Spagna!!!
conclusion: non tutti sono gentili verso lo straniero...sono riservati e capaci di comunicare con il prossimo solo ubriacandosi.
Un ringraziamento speciale alla mia coinquilina..."adoro il tuo silenzio!"

venerdì 2 novembre 2007

Notizie da un'Italia impazzita (o forse è sempre la stessa?)



Nei giorni scorsi una donna a Roma è stata seviziata, derubata, stuprata e portata alla morte da un criminale.
E fin qui, purtroppo, tutto normale.
Il criminale è un rom rumeno che vive in uno dei tanti campi che circondano Roma.
E fin qui tutti si aspetterebbero "solo" una bella puntata straordinaria di Porta a Porta con Vespa grondante malignità e luoghi comuni.
Invece non è finita qui....

Si da il caso che la donna fosse moglie di un altoufficiale della marina....
e allora? che è successo?

lo stato si è mosso.
Decreto legge di una parte del piano di sicurezza... Decreto legge per espellere i cittadini indesiderati....
tutti quelli che hanno una condanna penale, hanno un tenore di vita incompatibile con la professione...
""quando il cittadino dell'Unione o un suo familiare, qualunque sia la sua cittadinanza, abbia tenuto comportamenti che compromettono la tutela della dignita' umana o dei diritti fondamentali della persona umana ovvero l'incolumita' pubblica, rendendo la sua permanenza sul territorio nazionale incompatibile con l'ordinaria convivenza"."

c'è stato anche chi ha proposto di espellere tutti gli immigrati disoccupati perchè potenziali delinquenti (ogni commento è superfluo spero)...

Risultato?
Campi sgombrati e incremento dell'odio tra rumeni e rom (che come non tutti sanno sono due etnie diverse)...



Senza discutere nè sul decreto nè sul risultato, mi chiedo

Ma se ci fossi stata io al posto della signora o un'altra ragazza qualunque...
si sarebbe mosso lo Stato?

lunedì 29 ottobre 2007

sono le 4.14...e sono ancora sveglia!


...in questa uggiosa oslo sono ancora sveglia...e non perché sia uscita e rientrata solo ora..macché..sono sveglia..io e me stessa!dopo 3gg che non faccio altro che scrivere in inglese sull argomento "la rappresentazione del Sè sul web"..non faccio altro che pensare al Me sul web. ma dico io è possibile che proprio in Norvegia io debba diventare "malata" di internet...c'è qualcosa che non va in questo erasmus...e non riesco a capire cosa sia.
spero sia solo colpa di questo esame che mi ha costretta in casa per several days...e di questo tempo..che è a dir poco awful!!mi sveglio la mattina ed è gia buio...le nuvole sono talmente fitte e grigie che è tutto BUIO!e devo accendere la luce...
putroppo la negatività sta prendendo in me il sopravvento..e non riesco neanche piu a vedere le cose belle che ci sono qui...penso ogni minuto a cosa avrai fatto se fossi stata a Bologna o ad Albenga city...e ogni pensiero che passa nella mia mente..mi convince sempre piu che forse sarebbe stato meglio essere là che qua.
credo sia una condizione normale per il cosiddetto "exchange student"...o almeno lo spero.

domenica 28 ottobre 2007

dalla fredda norvegia...




eccomi finalmente!!(pitch ora sarai contento!!).io sono straindietro rispetto a voi tre che scrivete da molto..e sinceramente non so nemmeno se sono in grado di creare un post come si deve...ci provo.innanzitutto grazie per avermi resa membra di questo team..cerchero di meritarmi questo posto.


beh, che dire sono ormai due mesi e mezzo che sono ad oslo..qui il tempo corre veloce..come le nuvole che da queste parti sono rapidissime..per non parlare dell orizzonte bassissimo..boh..tutto è diverso!il cielo..è un altro cielo.i tramonti, il sole, la luna...tutta una altra cosa.
se la natura non fa per te non venire in norvegia...sì, perche questo è il tipico erasmus per i naturoni: laghi, parchi, boschi, mare, fiordi sono meravigliosi...ma qui c'è solo questo.


Olso è un citta davvero bella, molti palazzi antichi tenuti benissimo, mille musei eccezionali, pub e ristoranti dal design super fashion..ma dopo quasi 10gg l hai girata tutta.quindi cio che rimane è la natura..che è smisuarata da queste parti!!
poi beh, qui tutti sportivi al massimo..le poche volte che mi è balenate la malsana idea di andare a correre intorno al lago Sognsvann, che si trova proprio dietro al mio studentato, venivo sorpassata da vecchietti che filavano come schegge...e io ero li che dopo dieci minuti di camminata veloce boccheggiavo...belin che figuraccia!!
qui i giovani sono davvero strani...duarante la settimana tutti ligi al dovere, studiano,fanno sport,li vedi sempre in tuta(ovviamente sono sempre fighissimi )e poco socievoli..non attaccano bottone neanche se ti pari davanti a loro e inizi a guardarli! e invece nel weekend..mutano..davvero!si ubriacano da far schifo..il sabato sera vedi solo ragazze e ragazzi che cadono a terra, gente travestita da orso, da galeotto...tutti che cantano in metro..socievoli..che ti offrono quasi 15o euro di roba da bere....allucinante...altro che le metamorfosi di Kafka o dottor Jekyll e mister Hyde!!
i Party erasmus non mancano...e menomale..anche perche andare sempre a bere in centro costerebbe una fortuna..
qui i francesi sono gli organizzatori di ogni cosa...davvero i party migliori si fanno sempre a casa loro...
il sabato in centro a ballare o quant altro,il venerdi party dal francese borìs e il resto della settimana altre festicciole o serata org dall universita...insomma la mia vita ormai ha preso questo andazzo..mi sono creata un'abitudinarieta anche qui.
confesso che a volte vorrei tornare a casa..al caldo...ma poi pensandoci bene..questa sarà un'esperienza da ricordare..che cambierà ogniuno di noi??giusto?e poi volete mettere..quando tornerò sapro l'inglese e il norvegese...
diciamo che questo post è per descrivervi un pò la mia vita qui ad Oslo..gli altri saranno magari meno descrittivi..non so devo prenderci ancora la mano!!


giovedì 25 ottobre 2007

Bologna di notte: peroratio

Qualcuno mi ha chiesto come è la vita serale bolognese in questo periodo...
sì perchè c'è chi dice che Bologna stia morendo, che ci si annoi, ci siano sempre le stesse cose, gli stessi locali (la stessa gente no eh... siam migliaia di studenti)...
Volete sapere il mio pensiero?
Poveri loro....
Mi spiace...

Sì Bologna non è certo Parigi, ma questo credo lo sappiano tutti....
Non per questo è morta
Dipende dagli obiettivi che uno ha nella vita.
Se uno non fa un cazzo dalla mattina alla sera e la sera poi si ritrova in piazza Verdi con la bottiglia di birra, o in piazza Aldovrandi con qualsiasi clima... beh posso ben capire che si annoi...


















Ma come è fatta Bologna?
Beh è divisa tra "entro porta" e "fuori porta" (più difficilmente accessibile a studenti senza mezzi).

Entro porta ci sono le piazze di ritrovo: piazza Verdi (più sfattona in mezzo alla zona universitaria), Piazza Santo Stefano (vicino vicino a casa di Prodi), Piazza Maggiore, Piazza San Francesco: lì la gente si siede per terra a gruppi bevendo ciò che si porta da casa o che compra (di sgamo aggirando le nuove leggi comunali) dal pakistano... peccato che in questo periodo causa temperatura polare siano inaccassibili a chiunque sia sano di mente.
Ci sono poi svariati pub, enoteche, osterie... concentrati soprattutto nella zona universitaria di via Zamboni o al Pratello o via San Vitale... locali per svariati gusti musicali jazz, rock, pop... alcune modeste discoteche e un paio di locali Arci.. gli immancabili cicchettari (c'è un nuovo cicchettaro salentino che fa gli spritz a 1 euro).
Per la verità ci sono alcune zone floride di locali dove gli studenti fuori sede non si avventurano: è la zona bolognese (che io sto scoprendo grazie alle mie nuove conoscenze autoctone) che si stende sotto via Farini o anche sotto Strada maggiore... anche lì alcuni localini interessanti...

Fuori porta invece si trovano altri locali, osterie ("sono aperte come un tempo le osterie di fuori porta" canta Guccini... ricordate?) discoteche un po' più serie (non chiedete a me, non ne so nulla), luoghi da concerto tipo Estragon che sono però sono quasi irraggiungibili a piedi (se il comune si degnasse di mettere delle navette) e alcuni centri sociali... ehm veramente pochi, visto che il nuovo sport personale di Cofferati sembra essere "chiudiamo tutti i centri sociali, provochiamo la sinsitra estrema finchè non mi sbattono fuori"....

















Bologna è sicuramente una città che delude... le aspettative sono sempre deluse perchè sono troppo alte, chi non la conosce veramente ha ancora il mito della bologna degli anni '70... ma anche solo di non troppi anni fa... non è così (grazie Coffi).
Ciò non toglie che sia una straordinaria città universitaria, che per il solo fatto di avere questo serbatoio di studenti (odiati e ostacolati dai residenti che però ci guadagnano ben ben sopra) ha molte potenzialità e offre sicuramente varie possibilità...
bisogna scegliere...
bisogna cercare (non aspettare che ti piovano davanti) e muoversi dal proprio piccolo cerchio di quotidianità... le cose ci sono eccome....

e poi è una questione di priorità...
credo che nessuno potrebbe reggere a fare per tre anni una vita solo tra università e locali senza alcun altro impegno e scopo o interesse che non sia bere....
ma questo in ogni città del mondo...

mi sbaglierò, ma questa è la mia modesta opinione...
ma forse sono una voce fuori dal coro,
tra lavoro e scout le sere per uscire sono poche
e quando ci si mette anche la stanchezza preferisco di gran lunga del vino con pochi amici al calduccio casa (e poi magari una cioccolata calda) che non una sfilza di cicchetti al cafè de Paris...

ma forse questa è l'anomalia

venerdì 12 ottobre 2007

FUORI dal tempo

Per gli spagnoli oggi è giornata di festa.
Per me una giornata normalmente atipica.
Mi son svegliato all' ora di pranzo.
Ho pranzato all' ora della "merenda".
Sto per preparare la cena, quando sarebbe ora di uscire.
E non so a che ora uscirò.

Quindi, oltre che di casa, di sede e di testa sono anche FUORI dal tempo. Che è anche il titolo di una canzone che ho ascoltato mentre mi facevo la doccia. Così ho vaneggiato un po sulla prima strofa...

Non posso fare tutto quello che voglio
Tipo vivere in Sardegna, inteso come Cagliari. Sarebbe l'ideale, ma troppe cose me lo impediscono. E ormai son già tre anni.
O girare un po per la Spagna, ma al momento ho pochi soldi.

Non posso dire tutto quello che penso
Colpa di quella fastidiosa sensazione di essere preso per troppo serio o per troppo stupido.

Non posso esaudire i miei desideri
Giocare a calcio era una delle poche cose che mi piacevano sul serio, le mie ginocchia però non son d' accordo.
Ho un debole per le Stelle, un po' come tutti forse, solo che vederle così lontane può anche essere triste.

La condizione in cui mi trovo è proprio FUORI dal tempo Anche in senso climatico. Prima non esistevano più le mezze stagioni, ora son scomparse interamente.
A Bologna questo febbraio, quindi inverno, in una città abbastanza fredda, avrebbe dovuto nevicare, invece una notte faceva così caldo che ho dovuto aprire la finestra.
In Sardegna questo agosto, quindi estate, in un isola quasi tropicale, avrebbe dovuto splendere sempre il sole, invece spesso e volentieri ha piovuto.
Qua a Santiago ora, quindi autunno, in una delle regioni più piovose del mondo, dovrebbe diluviare, invece "stamattina" sono uscito in pantaloncini perchè c'era troppo caldo.

Per lo meno è buffo.

E voi siete anche FUORI dal tempo?

martedì 9 ottobre 2007

La prima Legge di Murphy dice: "Se qualcosa può andar male, lo farà.."


Giunti a questo punto catartico della mia permanenza parigina posso ora aggiornarvi alle, ormai, nostre peripezie universitarie che riguardano la scelta e l'accettazione ai corsi, l'approvazione del Learning Agreement e così via..

Ebbene, è un gran bordello!

Se qualcuno mi avesse avvisato prima a cosa sarei andata in contro, probabilmente, sarei partita con armi belliche sulle spalle e una tenacia degna di Brave Heart..

Qui è di consuetudine che non ci si possa iscrivere ai corsi (come penso sia normale che sia), o almeno non a tutti..

La fregatura, o meglio, l'inculata, sta nel fatto che dopo la fatica (non indifferente..) con la quale ci si impiega per far quadrare uno pseudo piano di studi, ci si trova al cospetto del Professore di turno senza sapere effettivamente quale sarà la propria sorte..

"Riusciro a seguire questo corso..?..o mi aspetta un'altra ricerca incallita tra le fantomatiche "Licences" di tutto il Dipartimento??"

Bene, la maggior parte delle volte si rimane a bocca asciutta..Soprattutto (non so bene perchè..) per noi poveri colleghi della rinnomata Università di Bologna!

Così, io e la mia nuova compagna di avventure e di "verres du vin et frites", ci ritroviamo ancora per una lunga, lunghissima settimana, con le dita incrociate, nella speranza che la prima Legge di Murphy fallisca, e che "tout ira bien"..

anche per noi!

lunedì 8 ottobre 2007

"Del raffreddore e i suoi deliri."

Oggi è stata una giornata inutile.
Tutto iniziò ieri notte: ho dormito poco e male.
Stamattina mi sono alzato tardi e ho deciso che non sarei andato a lezione.
Sarei rimasto tutta la giornata da solo in casa a tirare su col naso e a starnutire. E così è stato.

Fottuto raffreddore.

Che poi il raffreddore non è nulla.
Solamente hai il naso congestionato che produce muco in abbonanza provocando numerosi starnuti che fanno venire il mal di testa lasciandoti una sensazione di stanchezza.
Eppure ti distrugge, anche solo per poche ore o giorni. La maggior parte delle cose che fai perde gusto.

Non Sai Come Utilizzare il Tempo.

Se anche ti piacesse cucinare, non sentiresti i sapori..quindi perchè sbattersi?
Se sei un fumatore la sigaretta perde tutto il suo piacere, stai fumando perchè sei un tossico.
Se pensi di leggere smetterai al primo starnuto che si infrange sul libro(che schifo!).
Che non puoi uscire è scontato, se no non penseresti a cosa fare in casa da solo.
Potresti cercare qualcuno in chat, ma per una legge di Murphy oggi avrà di meglio da fare.
Perfino la birra ha un gusto diverso.

Puoi solo pensare, ricordare. Occuparti la mente con qualche pensiero consolatore.

Puoi farti tornare in mente quello che facevi da piccolo quando avevi il raffreddore, cioè rompere le palle a tua madre tra le faccende di casa affaccendata e accorgerti che pagheresti per farlo adesso.
Puoi crearti ricordi in bianco e nero, molto nostalgici, di una vita, borghese, mai vissuta ma presa in prestito da qualche film, di te, davanti al camino, con una coperta, che aspetti una camomilla, verosimilmente preparata da tua moglie che nonostante siano passati tanti anni ti ama ancora e te lo dimostra anche così.
Puoi pensare a quello che, da raffreddato, avresti fatto a Bologna: chiamare i soliti per cena a prendersi una pizza da te, farti anche due partite alla play, lasciarti accarezzare la testa da chi lo fa sempre e affacciarti alla finestra a salutare chi va via, magari dedicandogli due bolle di sapone.


Puoi infine decidere di seguire un consiglio e mettere qualcosa di te nero su bianco, aggiungere una foto e iniziare a pensare a che titolo darai al tutto (e chiederti perchè dovrebbe interessare a qualcuno).


P.S.: voi cosa fate quando avete il raffreddore?

sabato 6 ottobre 2007

Allarghiamo la rete!

Una nuova blogger scriverà su FuoriDiCasa.
Direttamente da Oslo diamo il benvenuto a Simona!! che poi sarebbe Audrey.
Aspettiamo quindi di avere notizie dalla fredda, grigia e triste Norvegia :)
Questa sera mi recherò a Lugo, un paese qua vicino a Santiago, per partecipare alla festa di san Froilàn. Quindi la settimana prossima vi racconterò com' è andata e magari, visto che ormai ho imparato(grazie Noe;)), pubblicherò anche qualche foto delle sfilate folkloristiche.
Anche se non saranno mai belle come quelle di Betty e Noek
:P

lunedì 1 ottobre 2007

"Spots car"




Ogni giornata inizia ad avere la sua quotidianità.

Finalmente riesco a trovare quella consuetudine che per i primi 15 giorni sembrava non esistesse più: aprire un nuovo conto in banca (impresa degna di Laurea..i documenti necessari sono pari al materiale didattico nella biblioteca di Azzo Gardino..), inviare la richiesta per la carta annuale del metrò (ancora mi chiedo se ho inserito tutto il necessario..), spedire la richiesta di allaccio ad internet (fino ad ora ho dovuto fare un mutuo per riuscire a connettermi almeno un paio di volte a settimana nei fantomatici "cyber"..), e per non contare l'impresa titanica nel darsi una giusta organizzazione col piano di studi..

"..Quanto sono burocratici questi francesi.."

Quindi ora posso rilassarmi, incollare tutte le mie foto sopra il letto..
"ora tengo vicino ogni ricordo importante".
Pongo con cura ogni acquisto del mercato nel mio piccolo, piccolissimo, frigo..
"sembra quasi di essere di nuovo a casa, a Bologna"
Stendo tutta la biancheria al suo posto, cercando di non farla volare giù dal balcone..
"caspita quanto è difficile farci stare tutto quanto.."
Accendo il computer,
Mi sdraio sul letto,
Giro la mia consueta sigaretta accompagnata da un buon bicchiere di vino rosso..
"Ed ora..?Manca qualcosa.."

La lontananza, soprattutto da un'amica, da un amico, putroppo si fa sempre sentire nei momenti più insospettabili..

Che bello però sentirsi vicini anche a 1500 km di distanza..



domenica 30 settembre 2007

¡¡Benvindos en Galiza!!


Una delle prime cose che mi hanno spiegato quando sono arrivato in Spagna è stata che non ero in Spagna. Mi trovavo in Galizia.

In Spagna c’ è il sole, in Galizia piove più che in Irlanda.
In Spagna se habla l’ español, in Galizia se fala o gallego.
In Spagna ammazzano i tori per divertimento, in Galizia al massimo i polpi…per mangiarli.
In Spagna si beve la Sangria, in Galizia l’ Estrella (un Ichnusa galiziana :D).

Per di più mi trovavo a Santiago de Compostela, la città del famoso pellegrinaggio, a cui è stato anche intitolato un libro di Coellho. Ma niente descrive meglio Santiago delle parole di un grande scrittore galiziano, Ramòn del Valle-Inclan:

Di tutte le vecchie città spagnole,
quella che pare fissata in un sogno di granito,
immutabile ed eterna,
è Santiago de Compostela…
Laggiù, le ore sono un’ ora unica,
eternamente ripetuta sotto un cielo piovoso.
(La lampada meravigliosa)

A dir la verità siamo stati fortunati, fino a ieri c’ è sempre stato il sole. Ora invece ha iniziato a piovere (dicono che non smetterà fino alla primavera…), ed era l’ occasione che aspettavo per usare questa citazione :)

Perché per me è più difficile definire Santiago.

Ha 93.000 abitanti, quindi potrei dire che è una meravigliosa cittadina…ma non è una cittadina. In una cittadina qualunque non incontri gente di tutto il mondo a ogni angolo della strada.
Questo succede nelle metropoli, ma i ritmi son tutt’ altro che frenetici.
Potrei dire che è una città molto antica: i pellegrini iniziarono a ritrovarsi qua dall’ VIII secolo e l’ università è del 1400, ma metà della città (ciudad nova) è un gioiellino d’ architettura moderna.

L’ unica definizione che posso dare è la più semplice: è una città universitaria, alla fine son qua per questo. E domani iniziano le lezioni.
Inizierò a conoscere qualche spagnolo\gallego e magari anche a fare una vita un po’ meno erasmus e un po’ più universitaria.

Sarà un bel souvenir


Museo di massa, cultura di massa... Nel senso che c'è una massa di capre? Louvre: un museo per tutti. Ma sarà davvero un bene?


Piena di irritazione mi aggiro per le sale tra spintoni e urla. Sembra il peggior mercato di Parigi.
Al prossimo tiro una sberla.
Masse di turisti si spostano dalla Gioconda alla Venere di Milo, uomini dal grilletto facile (della macchina fotografica naturalmente), mille giappo che fotografano la consorte davanti alle cose più inutili: arrivano davanti all'opera, foto e via...

e la contemplazione?
l'assaporare l'arte?
le pennellate, la luce, il colore, il panneggio, la morbidezza delle forme?
No niente di tutto ciò, solo un souvenir

il Louvre è un souvenir, Parigi è un souvenir, il mondo per loro è un souvenir
perchè perdere tempo?

l'importante non è vivere il momento ma immortalarlo per poter dire "io c'ero"!!!




Paris je t'aime


Ore 8: con lo sguardo ancora sognante, o meglio, assonnato, mi ciondolo fino all'uscita di casa.
Giro la chiave, chiudo (bene) la porta e mi avvicino all'ascensore infilandomi il lettore mp3 nelle orecchie..
"Quale sarà la colonna sonora del mio risveglio?..oggi portei fare un'eccezione,ascolterò i Magic Numbers!"
Quindici piani più tardi le porte si aprono, ed accade qualcosa di inaspettato:
un pimpante e simpatico "Bonjour!" mi accoglie all'uscita..
"Caspita, quanto sono cordiali questi francesi!"

Basta poco però per accorgersi che questo "bonheur" è teatrale, costruito non si sa bene per cosa.

La cortesia francese è fittizzia, è rivolta a chiunque, ma cela dietro di sé un'idifferenza unica, o meglio, metropolitana.
"è questa che induce una persona a restare impassibile a ciò che gli si presenta davanti, o è piuttosto una prerogativa parigina?"

Ore 8.20: scendo rapidamente le scale "come al solito sono in ritardo!"e mi intrufolo nei cunicoli metropolitani.
Una massa di folla mi circonda. Pare siano tutti indaffarati nelle loro letture mattutine, tanto quanto basta per sbattermi addosso i loro fogli di giornale e le loro spallate degne di una (tanto amata) partita di rugby.
Faccio finta di niente "in fondo non l'avranno fatto apposta.."
Mi precipito allora sul primo metrò che mi riserva giusto giusto un minuscolo spazio vitale.
Il mio viaggio prosegue così per una mezz'oretta.. "caspita, ma quanta gente c'è a Parigi?".."e che caldo che fa!"
Stipata tra la folla scorgo in un angolo una ragazzo sulla trentina: è pallido e le gambe a malapena lo sorreggono. Sta visibilmente male.. "perchè nessuno si accorge che sta per cadere, per cedere?".

Parigi è fredda.
Parigi è meschina.
Parigi è dura.

Così cordiale al primo impatto, ma così indifferente vista più da vicino.

Nessuno si avvicinerà mai a te se ti vedrà piangere in metropolitana,
nessuno si preoccuperà se pestandoti un piede tu ti sia fatto male,
e sicuramente nessuno si alzerà mai se ti vedrà cadere.

lunedì 17 settembre 2007

Ce qui importe est dire "merci" après les autres..


Prima di arrivare ci eravamo bene documentate.
Più o meno sapevamo cosa ci aspettava.

Sapevamo che non avremo mai bevuto un buon caffè espresso a un prezzo umano,
che non avremo mai mangiato la pizza di Pizza Casa.
Sapevamo che i francesi si vestono in maniera alquanto demodè.
Sapevamo che i francesi ascoltano solo musica francese.
Sapevamo che sono un po' zozzi in quanto carenti di bidet.
Sapevamo che ci avrebbero schernito per vendetta per i mondiali.

Ma non sapevamo che:
La serratura in Francia (quando c'è) si chiude in orizzontale e non in verticale,e
(quando non c'è) costa tanto.

I francesi hanno una spiccata tendenza al voyerismo e (se hanno bevuto) al contatto fisico (sarà perchè sono tutti senza tende in casa?)

I francesi per fare qualsiasi cosa, per esistere e per vivere, hanno bisogno di un conto bancario.

I francesi sono uno dei popoli più ossequiosi (l'avreste mai detto?) infatti anche a fare la spesa tengono una media di 5 "pardon" al secondo.

Fare la spesa diventa un'impresa titanica se devi prendere più di cinque prodotti (esclusa la baguette che sta sotto l'ascella così è più buona)... infatti le borsine non sono borsine ma sportine ipotetiche con la resistenza della pelle di nonna Ida che ha 250 anni.

La libreria blu non è una libreria blu, così come la bandiera arcobaleno appesa fuori non è la bandiera della pace e il commesso non sorride a Carlo solo perchè ha una faccia simpatica.

Le esposizioni d'arte hanno dei fantastici buffet e una frequentazione da film.

Il posto migliore per una donna per fare pipì è lo scottish pub (infatti non ci sono donne lì dentro...) il problema è uscirne sulle proprie gambe e non gonfia di birra.

Scordatevi i superlacolici, sia al bar che al super mercato i prezzi sono degni di un ottimo Champagne.

Non provate mai ad attaccare la spina del pc nella presa, non ci riuscirete nemmeno se comprate l'adattatore consigliato da un pakistano molto sorridente.

Quella che scorre a Parigi è la Senna, non la Loira.

Le nuvolette a Parigi hanno una forma diversa.


E ci raccomandiamo:
abbiate sempre la battuta pronta,
per rispondere a un "merci" o a un "pardon" non mugugnate qualcosa di inventato,
dite "de rien"
oppure, come consiglia il buon Carlo,
prendeteli alla sprovvista...

l'importante è dire "merci" prima di loro.




Betty&Noek

mercoledì 5 settembre 2007

Let's start #3

Ora è un pò come se fosse l'ultimo giorno dell'anno: si raccimolano tutti i pensieri, tutti i ricordi dei trascorsi degli ultimi mesi, dell'ultimo anno, si ripensa delle persone conosciute che hanno iniziato a far parte della nostra vita, o quelle che invece per un motivo o per l'altro non ne fanno più parte.. alle risate e ai pianti, alle liti e alle sbronze. Ciò che però resta col trascorrere del tempo è limitatamente poco, e più si cresce e più diventa quasi scontato. La partenza e la lontananza spesso e volentieri aprono gli occhi molto più velocemente, e forse è per questo motivo che "gli inizi" hanno sempre quel gusto un pò dolce e un pò salato..

giovedì 30 agosto 2007

Let's start #2

I giorni prima di una partenza sono sempre particolari. Ognuno ha il suo modo di viverli.
A me sembra di dare più peso a tutto: salutare un amico, percorrere una strada, entrare e uscire di casa, guardare mio fratellino. Perchè so che non lo farò più per almeno un paio di mesi e quando riaccadrà mi accorgerò che qualcosa è cambiato. O magari sarà cambiato solo il mio sguardo.

Per ogni inizio c'è la fine di qualcosa, ma non tutto finisce. A forza di iniziare, di finire, di riniziare e di lasciare le cose a metà mi son reso conto che nonostante tutto certe cose resistono. Continuano. Spesso si evolvono. Quelle sono le cose importanti. Sono persone, sono abitudini, sono modi di pensare, sono sensazioni date da un posto particolare.

Vedo questo blog come un modo per mantenere qualcosa che forse per noi è importante, e se resisterà probabilmente lo è. Un modo per confrontarci e stare vicino pur essendo lontani e regalando le nostre esperienze a chi volesse attingerci.

Questo è il mio modo per iniziare di nuuovo, anche se stavolta è veramente dura.

martedì 28 agosto 2007

Intro: Let's start

Trovo che ci siano due cose particolarmente difficili:
gli inizi e le fini.

All'inizio ci son fin troppe premesse/promesse
alla fine.... c'è una sorta di nostalgia per quello che si sta concludendo.


In quanto studenti fuorisede siamo fin troppo abituati alle novità e agli inizi
ma a volte alcuni inizi fanno un po' paura.

Questo sarà un anno particolare, un anno di inizi
lo definirei "L'anno Erasmus".
Tanti di noi stanno partendo (o sono già partiti), chi per Valencia, chi per Oslo, chi per Londra, chi per Santiago, chi per Parigi....

Cosa c'entra questo con il blog?
C'entra perchè è così che è nato... pensando al fatto che quest anno vivremo in città diverse, in realtà differenti e che percorreremo binari paralleli....
da bravi studenti di Scienze della Comunicazione abbiam deciso quindi di fare un esperimento...


Questo non vuole essere un blog privato, anzi
vuole essere un luogo di scambio,
scambio di esperienze, di impressioni, di suoni, odori e immagini....

Per conoscere e per capire un po' di più il mondo che sta al di là delle nostre abitudini...



Per ora siamo in tre:
Noek: da Genova a Bologna
Betty: da Fiorano Modenese a Parigi
Pitch: da Cagliari a Santiago

non è escluso che possano aggiungersi nuovi elementi
così come pian piano appariranno foto o file musicali.... con calma



Bene... ora il ghiaccio è rotto....
abbiamo inziato
e come si conclude?

Beh forse così....