"[...]Prendo la tele, la butto dal balcone
e solo allora mi si accende la ragione
narcotizzato dalle trasmissioni
ho regalato il vero mondo a dei padroni
che hanno in odio la mia libertà
e voglion solamente
schiavi senza alcuna dignità
ed un pubblico demente.[...]"
(Punkreas)
Probabilmente è anche grazie a canzoni come questa, ascoltata, imparata, suonata e cantata in adolescenza, che son stato sempre critico verso la tv, ma anche interessato a capire come funzionava. Tanto da essermi iscritto appunto in Scienze della comunicazione.
Grazie agli studi fatti questi due anni so che il pubblico televisivo non è passivo come si credeva negli anni '70 (e come magari credevo anch' io nel 2000 ascoltando questa canzone).
Abbiamo imparato che lo spettatore interpreta e la sua interpretazione può essere di vari tipi, non per forza quella prevista da chi lancia il messaggio.
Sappiamo però anche che la televisione agisce lentamente, nel lungo periodo, cambia la società che poi influisce sulla televisione e così via.
Sappiamo che niente è lasciato al caso in tv, per esempio la scelta delle notizie da trasmettere in un tg, il modo di presentarle, l' ordine stesso in cui sono presentate. Tutto contribuisce a dare l' effetto di senso finale.
Sappiamo chi è berlusconi. Sappiamo cos' è la rai. Sappiamo che fanno finta di essere in concorrenza. Sappiamo anche che non è vero, o perlomeno che per un certo periodo non è stato così.
Eppure ogni volta che leggo articoli come questo, che è tratto da questo, mi incazzo. Fatemi il favore di incazzarvi un po anche voi.
Grazie.
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